Ieri pomeriggio ho buttato via cinque paia di sandali bassi e un paio di scarpe che avevo da tantissimo tempo. Un paio di sandali di cuoio li avevo comprati al liceo, tanto per. Ci avevo macinato chilometri e chilometri.
Erano rotti e devastati da diversi anni e non riuscivo più a metterli né ad aggiustarli. Li avevo fatti incollare, sistemare e resuscitare varie volte, a costo di starci scomoda o dare le boccate per terra quando mi si aprivano come una ciabatta mentre salivo le scale. Erano in pessime condizioni anche quando sono andata a stare a MG, cinque anni fa, ma li avevo traslocati con me.
E’ stata durissima accompagnarli nel loro ultimo viaggio verso il cassonetto. Non posso fare a meno di pensarci come a un momento doloroso, l’addio definitivo a qualcosa che non c’è più, ai ricordi e ai passi che avevo fatto indossandoli e alle avventure vissute insieme. So che non li avrei più potuti indossare, lo so. Non li indossavo da anni perché erano devastati, appunto. Eppure adesso che non sono più nelle scatole sullo scaffali, presenze ingombranti ma calde e rassicuranti, mi sento un po’ sperduta e non avete idea di quanto avrei voluto tenerli ancora per un po’.
Ma è così che deve andare, giusto? Il viaggio va avanti e si indossano nuove scarpe per proseguire. L’unica cosa che si può fare è cercare di trattarle bene, così potranno accompagnarci per più tempo. Ma non si può camminare sui vecchi ricordi, perché alla fine sono scomodi e ti feriscono i piedi.
Forse è davvero cosa buona aver sempre ai piedi un buon paio di scarpe nuove… ma che sia buono davvero, eh.
L'articolo Scarpe sembra essere il primo su Cantiacidi!.